LA ZONA DI DISAGIO
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Definizione:
La Zona di disagio è l’imbarazzo o tensione emotiva che si genera tra due o più persone durante una relazione interpersonale, spesso tra estranei o sul luogo di lavoro, provocata da incomprensioni o comportamenti ritenuti strani o imbarazzanti dovuti alla mancanza di una cultura condivisa o di una conoscenza delle caratteristiche personali diverse tra gli interlocutori (ad es è tipico nelle relazioni interpersonali tra persone con e senza disabilità nelle quali chi non ha disabilità non sa come approcciare nel modo corretto o professionale la persona con disabilità).
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Lo spazio coinvolto
La tensione emotiva che si genera è una barriera che impedisce di instaurare un rapporto di comunicazione spontaneo e si estende nell’ambiente circostante fino a far percepire la sensazione di disagio anche ad altre persone che si inseriscono successivamente nella relazione interpersonale entrando virtualmente o fisicamente nello spazio in cui si sta svolgendo la comunicazione.
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Estranei percepiscono il disagio
A differenza del disagio provato interiormente da una singola persona, la zona di disagio è percepita e condivisa tra più persone durante un dialogo e coinvolge tutta l’area specifica in cui si svolge la comunicazione, estendendosi a volte anche ad altre persone che non stanno partecipando attivamente alla conversazione, ma che comunque percepiscono il disagio tramite i comportamenti, la voce e gli sguardi degli attori principali della conversazione.
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Il disagio è tangibile
Come per il modo di dire “c’è elettricità nell’aria” è possibile percepire la zona di disagio esprimendo il concetto con la frase “c’è disagio nell’aria”, rappresentando come nel primo caso un fattore intangibile ma perfettamente percepibile dalle persone che entrano a far parte di un’area in cui si svolge una conversazione.