Disability Manager

1/ Chi è il Disability manager

24.69 DISABILITY MANAGER (ESPERTO GESTIONE RISORSE UMANE CON DISABILITÀ)

È una figura professionale che tramite un corso post laurea aggiunge al suo percorso lavorativo le competenze specifiche di gestione manageriale nell’ambito delle disabilità, con applicazione nella gestione delle risorse umane, nella formazione e nella diffusione della cultura inclusiva in tutti i livelli lavorativi.

Regione Lombardia nel 2018 ha inserito nel QRSP (Quadro Regionale degli Standard Professionali) il profilo e le competenze del Disability manager:

2 / Dove nasce la figura professionale del Disability manager:

La figura professionale nasce dal Disability management, un approccio che alla fine degli anni 80 prende piede in Canada, America e Nord Europa e da allora è principalmente incentrato sul rapporto tra persone con disabilità e mondo del lavoro.

A fine 2006 l’ONU pubblica la Convenzione per i diritti delle persone con disabilità e ad inizio 2007 l’Italia adotta il trattato internazionale ratificandola con la legge 18 del 3 marzo 2009.

Il Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica de Sacro Cuore di Milano ha inaugurato il suo corso per Disability manager già nel 2011, sebbene a livello politico in Italia se ne inizi a parlare qualche anno dopo, nel 2015 con la fase di rinnovo del Jobs Act.

Il ruolo del disability manager viene definito nell’art.11 D.Lgs.151/2015 (attuativo del Jobs Act)

In questa ottica tale figura assume un ruolo centrale nella gestione della ‘disabilità’ e della ‘diversità’ nella singola impresa stabilendo – in relazione alle specifiche competenze e ruoli – delle relazioni biunivoche con:

  • i lavoratori con disabilità;
  • il Medico Competente aziendale, il Responsabile del servizio di protezione e prevenzione (Rspp) e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti;
  • il servizio Risorse Umane;
  • i colleghi di lavoro della persona con disabilità;
  • l’INPS e le Commissioni Invalidi civili e l’INAIL competente;
  • le Istituzioni per l’avviamento lavorativo mirato ex L.68/99;
  • le Organizzazioni Sindacali e i relativi patronati.

3 / Campi in cui opera il Disability Manager

Il Disability Manager è il responsabile di tutto il processo di integrazione socio-lavorativa delle persone disabili all’interno delle imprese: dalla pianificazione, ricerca, selezione, inserimento e mantenimento in azienda, fino allo sviluppo professionale e organizzativo. 

Il grado di specializzazione su ciascuno dei processi citati dipende dalle dimensioni dell’organizzazione presso cui opera e dalle modalità di divisione del lavoro ed alla collocazione gerarchico-funzionale all’interno dell’azienda

Il Disability Manager, in collaborazione con i ruoli professionali sopracitati, in base alle differenti situazioni che si dovessero manifestare all’interno delle proprie realtà aziendali, eserciterebbe le funzioni previste dal suo ruolo, al fine di:

1)

Equilibrare le molte situazioni e relazioni, ad esempio con il datore di lavoro e il rappresentante della sicurezza sul lavoro, offrendo supporto riguardo organizzazione dell’azienda e gestione di problematiche complesse.

2)

Gestire le relazioni con organizzazioni esterne coinvolte nella gestione di disabilità e occupazione, come ad esempio il Servizio Occupazione Disabili, i Centri per l’Impiego, gli Enti accreditati alla Formazione e al Lavoro, le Agenzie per il Lavoro, le Cooperative Sociali e i Patronati Sindacali.

3)

Condividere con il medico del lavoro le scelte operative da mettere in atto, basate sulla loro opinione in riferimento alla mansione specifica, considerandone i relativi aspetti di salute e igiene sul lavoro, riguardo alle persone con disabilità, sia durante il processo di assunzione che nel percorso di impiego continuativo delle persone che diventano disabili durante il lavoro.

4)

Dal punto di vista organizzativo/gestionale, prendere in considerazione possibili accomodamenti ragionevoli per i dipendenti con disabilità che, dopo essere stati sottoposti a una corretta sorveglianza sanitaria, potrebbero aver riconosciuto la propria capacità lavorativa ma con alcune limitazioni, raccomandazioni e prescrizioni.
Ciò potrebbe comportare la formulazione di suggerimenti o la valutazione di cambiamenti di mansione nei casi di inidoneità accertata o aggiustamenti nelle richieste.

5)

Collaborare con altre figure previdenziali dell’azienda per affrontare gli aspetti più critici per i lavoratori con disabilità, tra cui:
Aspetti strutturali del luogo di lavoro (progettazione o ristrutturazione delle postazioni di lavoro, eliminazione delle barriere architettoniche, garanzia di accessibilità dei locali mensa e servizi igienici);
Aspetti organizzativi (eliminazione delle barriere culturali, pendolarismo, smartworking, lavoro da remoto, banche del tempo, permessi per malattia/trattamento/riabilitazione).

Può operare anche in qualità di consulente esterno presso imprese di piccole e medie dimensioni che non prevedono una risorsa dedicata.

La sua finalità è quella di garantire una corretta gestione del personale con disabilità e collaborare con la rete territoriale/servizi per l’inserimento in azienda e, contestualmente adattare l’organizzazione al fine di accogliere e gestire i bisogni del personale con disabilità certificata con un’attenzione alle misure di welfare aziendale, smartworking e lavoro agile. 

In realtà la figura del Disability manager è molto più complessa perché alla definizione della Regione Lombardia si sommano molti altri bisogni che questa professione è chiamata a soddisfare e risolvere.

L’accettazione della disabilità come condizione umana naturale impone un cambiamento di approccio concreto sia in ambito istituzionale sia lavorativo che privato (del tempo libero).

Le competenze da applicare vanno ben oltre l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, assumendosi l’onere di diffondere una cultura inclusiva globale dove ognuno ne è in parte responsabile.

4 / Le nostre competenze di Disability Management

Dal 2014 affianchiamo con le nostre competenze di consulenti di comunicazione e Project management alcune realtà Non-Profit ad alto impatto sociale. 

I temi che abbiamo trattato in questi anni sono: il tempo libero per persone con disabilità, diffusione della cultura nella periferia milanese e vittime del terrorismo dagli anni di piombo ad oggi. 

Con alcune realtà con cui abbiamo collaborato abbiamo costruito un rapporto duraturo nel quale noi stessi abbiamo tratto moltissimi insegnamenti.

In questo modo abbiamo approfondito nel tempo gli argomenti di Turismo accessibile e rapporto tra disabilità e ambiente circostante, oltre ad aver sperimentato come diffondere il tema dell’inclusione soprattutto in ambiti distanti da queste tematiche.

Nel 2021-2022 abbiamo aggiunto al nostro percorso di esperienza diretta dei corsi di formazione post laurea per Disability Manager, conseguendo la Certificazione delle Competenze nel QRSP (Quadro Regionale degli Standard Professionali) di Regione Lombardia.

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